I turisti che visitano Akihabara per la prima volta si distinguono facilmente, perché girano tutti con la tipica espressione di Alice nel paese delle meraviglie. Al di là della confusione generata dalla marea di gente che perennemente si incrocia sui marciapiedi, la cosa che lascia a bocca aperta sono questi negozi specializzati variopinti che occupano interi palazzi. Elettronica, informatica, videogames, anime, manga, action figures e addirittura sexy shop. Stai cercando una cosa in particolare che non hai trovato in nessun altro posto del mondo? Qui sei sicuro di trovarla e senza tanta fatica, perché in uno dei molteplici piani sarà lì ad aspettarti, ordinatamente in bella mostra su uno scaffale, insieme ad altre centinaia di oggetti simili.
Non basterebbe una giornata per perdersi nei reparti infiniti alla scoperta delle novità del settore, incrociando i vari commessi che tra un inchino e l'altro ripetono ad alta voce quello che al momento è conveniente acquistare.
Per gli amanti della storia è interessante sapere che Akihabara inizia a diventare il quartiere dell’elettronica già durante la seconda guerra mondiale, quando giovani studenti giravano per queste strade alla ricerca di vecchie radio e relativi pezzi di ricambio venduti al mercato nero.
Fino a qualche anno fa era possibile ammirare i famosi Cosplayer raggrupparsi in un punto della strada per la felicità dei turisti che potevano iniziare il rituale dei selfie. Ora invece si sono evoluti e si radunano in determinate date e in luoghi accessibili dietro il pagamento di un biglietto, ad esempio le fiere.
Possiamo però accontentarci delle sempre sorridenti maid (le ragazzine vestite da cameriere) mentre in strada distribuiscono volantini che descrivono le offerte dei maid cafe dove lavorano.
Importantissimo: non si può lasciare Akihabara senza aver fatto una foto al famosissimo ponte verde di ferro, simbolo di questo quartiere, dove passa la Yamanote Line.
Akihabara vanta una grande concentrazione di aziende dell’entertainment, un primato che rende il quartiere il più particolare di Tokyo. Sono proprio le gigantesche e coloratissime insegne dei brand più popolari del mondo che dominano le facciate altrettanto colorate degli edifici a rendere particolare la zona. Allora come resistere all’impulso irrefrenabile di immortalare questi capolavori della grafica su questi sfondi così originali? Edifici come Yodobashi Multimedia Akiba, Sega, Tokyo Anime Center, Radio Kaikan sono tutti concentrati nella via principale e si susseguono per un 400 metri circa. Contrariamente ad altre zone della metropoli (Shinjiku ad esempio) i grattacieli di Akihabara mediamente non superano i 10 piani e si affacciano sulla carreggiata larga abbastanza per poter inquadrare un terzo (da terra) delle loro facciate ponendosi dalla parte opposta e con il piano focale parallelo al prospetto da fotografare. Certamente quasi un terzo dell’inquadratura (orizzontale o verticale che sia) è occupata dall’asfalto della strada, sempre ammesso di avere usato un grandangolo adeguato, ma niente che non possa essere "aggiustato" affidandoci a un provvidenziale "crop" ottenendo ugualmente qualcosa di interessante. Questo se vogliamo fare i “puristi” a tutti costi con le fughe perfettamente perpendicolari. Se invece ci piace “sbracare” allora si apre un mondo di opportunità da cogliere con un buon tele, puntando la fotocamera verso l’alto, senza troppe elucubrazioni mentali nel decidere l’inquadratura. Sono scatti da realizzare per ovvi motivi di giorno, l’orario, lo si scegli in base ai gusti. Colori caldi o giochi di luce e ombre? Allora mattino e pomeriggio sono l’ideale. Luce bianca intensa? Meglio puntare al mezzogiorno o quando il sole si trova perpendicolare al centro della strada tra i due lati di edifici. In base al momento della giornata, invece, si possono individuare una serie di vetrate dove si riflettono, più o meno nitidamente, gli edifici adiacenti, scorci che consentono di realizzare immagini molto suggestive.
Di sera è un’altra storia: le insegne s’illuminano e in parte sembrano animarsi a intermittenza, ma tutte, indistintamente, rendono l’atmosfera di gran lunga più frenetica. In questo caso l’ausilio di un cavalletto è indispensabile a meno che non si possegga una di quelle macchine che con uno spropositato numero di ISO promettono di restituire fedelmente la scena a mano libera.
Per chi vuol mettersi alla prova con uno pseudo still life, entrare in uno degli infiniti negozi, specializzati in personaggi dei fumetti, può diventare un’esperienza intrigante, ma soprattutto unica. In poche altre parti del mondo, infatti, si possono ammirare tutte le tipologie di pupazzetti, più o meno conosciuti, rigorosamente ordinati per dimensione e per cartone animato di appartenenza, all’interno di teche trasparenti e perfettamente illuminate. Fotografando questi piccoli diorami basterà un pizzico di fantasia per ottenere risultati straordinari con il minimo sforzo.
Gli amanti della fotografia naturalistica, invece, hanno l’opportunità di stare a tu per tu con gufi e civette magnificamente custoditi all’interno dell’Akiba Fukurou. Anche questa è un’esperienza particolare perché gli animali sono ospitati in un appartamento appositamente allestito per le loro esigenze e possono essere accarezzati con le opportune istruzioni del caso per evitare di procurare loro stress e traumi. In questo locale la luce è ovviamente soffusa ed è vietato l’uso del flash, lo spazio a disposizione è veramente limitato e occorre usare un buon grandangolo se si vogliono realizzare inquadrature ambientate. Impensabile, poi, l’uso del cavalletto, in compenso i pennuti sono molto tranquilli, spesso stanno immobili per lungo tempo e questo può agevolare alla grande le riprese.
Per finire qualche scatto al ponte verde che attraversa la strada principale, dove passa la Yamanote Line. Niente di particolare, ma visto che si è lì e non costa nulla, perché non portare a casa anche questa foto ricordo?
- Lente 16mm (fisso o zoom)
- Lente 24-70mm
- Lente 70-200mm
- Cavalletto
- Telecomando
- Yamanote Line (Akihabara)
- Metro Hibiya Line (H15 Akihabara)
- Metro Ginza Line (A14 Suehirocho)
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